Mostra personale di pittura “Sinestesie: riflessioni tra luce e colore”

La sinestesia è una figura retorica molto utilizzata in campo letterario e artistico. Tuttavia, la sinestesia si traduce anche in una condizione psicologica, un particolare tipo di esperienza mentale e sensoriale che si dice abbia ispirato il talento creativo di artisti del calibro di Kandinskij e Mozart. L’etimologia della parola deriva dal greco e significa “insieme” e “percepisco”, termini che già indicano il suo significato.

La “percezione d’insieme” rimanda a un’esperienza polisensoriale vissuta che porta l’essere umano a percepire involontariamente delle associazioni tra colori e suoni, odori e sensazioni tattili, sapori e immagini, e così via.

Le raffinate stesure ad acquerello di Mazzullo raccontano il mondo della natura, in particolare gli scenari marini, con una straordinaria attenzione ai dettagli. Il pittore coglie ambienti e sfumature per rappresentare una realtà vitale e in continuo mutamento atmosferico. L’utilizzo sapiente del colore, supportato da un disegno solido, esalta i particolari e le peculiarità dell’opera; le pennellate definiscono le forme in modo quasi magico e la luce scivola liberamente tra i primi piani e gli orizzonti.

Le vedute architettoniche e i paesaggi sono descritti con delicatezza e poesia, senza tralasciare il tocco virtuoso di un raffinato tratto nero.

L’infanzia e l’adolescenza trascorse nella Città dello Stretto hanno certamente influenzato il modo di esprimere l’arte di Mazzullo. Nella “terra del mito”, Pasquale sviluppa il suo sentimento dell’arte inteso in senso pieno: forma, luce e colori in cui confluiscono poesia, musica, emozioni e visioni.

Nelle sue opere, la poesia è un elemento chiave, a volte drammatica, altre volte incredibilmente serena e rassicurante. La poesia si alimenta dalle Terre e dalle Acque, elementi sempre presenti nella sua vita e nelle sue creazioni.

È la terra della città natale, battuta perpetuamente dal vento di scirocco che non fiacca lo spirito, ma evoca richiami lontani nello spazio e nel tempo. Sono la terra e il mare scintillante sotto un sole implacabile, che sembra non voler tramontare mai, a irradiare luce sugli azzurri e sui verdi delle acque, rendendo le onde del mare quasi purpuree.

Nella pittura di Mazzullo il mare invade lo spazio pittorico, debordando, perché il mare scintillante non conosce né limiti né confini.

Prestando attenzione, dalle sue tele si può percepirne il profumo, sentire il sapore della salsedine sulle labbra, udire lo sciabordio delle onde appena mosse dal vento e il fragore di quelle che invece si infrangono contro gli scogli.

Acque e Terre sono presenti anche nelle opere del soggiorno a Venezia, dove l’artista respira ed esprime una poesia diversa da quella che caratterizza le sue opere siciliane, ma non certo meno sentita. La Laguna, le isole, le chiese, i palazzi si accendono di riflessi improvvisi e inaspettati che l’artista ha colto nell’attimo in cui si è creato quell’unicum di forme, linee, luci, colori, immagini, poesia e musicalità che è l’Arte.

È un’arte che esprime tanto dell’artista, rivelando che, oltre l’orizzonte, c’è la possibilità di trovare non solo la speranza e l’ottimismo, ma anche un intero mondo da scoprire, nuovi successi, soddisfazioni e motivi di gioia.

Oltre l’orizzonte si aprono altri orizzonti colorati: grazie all’armonia degli oli e degli acquerelli, ci troviamo di fronte a un’esplosione di luce, colori, natura, di finito e di indefinito, e possiamo ritrovare la freschezza dell’espressione e la bellezza dei colori mediterranei.

Quando si osservano i suoi quadri, si intraprende un viaggio che non conosce limiti, un viaggio alla scoperta del mondo, oltre gli orizzonti a cui siamo abituati, un viaggio per sorprenderci e sorprendere. I suoi quadri sono specchi di un incredibile mondo interiore che esercita un magnetismo particolare, e la luce diventa poesia, luce del cuore, come sempre una meraviglia per gli occhi e l’anima al punto che ti sembra di sentire lo sciabordio delle onde e il sibilo del vento sulla pelle.

La mostra esprime in un unico colpo d’occhio la particolare visione del mondo dell’artista attraverso i riflessi degli oggetti e della luce che essi producono. Quando la luce, il colore, le forme toccano il cuore, lì si scopre un nuovo Pasquale; lì si incontra un Pasquale altro! Come l’arte trasfigura la realtà, così la potenza e la forza dell’arte trasfigurano e rigenerano l’artista.

Prof.ssa Manuela Bernardi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Caricando...